giovedì 3 dicembre 2009

Bisogni dei cittadini e sistema sanitario.

Appare banale, ciononostante non è scontato trovare un riscontro nella realtà: il sistema delle cure ha la sua ragione di esistere nella sua capacità di rispondere a bisogni reali correlati alla salute dei cittadini a cui si rivolge.

Sarà il caso allora di mettere insieme un po’ di dati che possano, se non definire in maniera perfetta i bisogni, aiutare a ragionare su di essi magari anche cercando di far proprie le esperienze di buone pratiche che in altre realtà sono state avviate. In questa pagina per esempio si segnala l'esperienza della ASL di Asti che ha effettuato una attenta monitorizzazione dei consumi sanitari in grado di definire bisogni, costi e risorse necessarie (vedi "buone pratiche").

Ad ogni modo uno dei determinanti principali della salute è l’età e la struttura demografica della popolazione fornisce sicuramente una indicazione importante nella lettura e nella previsione dei comportamenti di consumo sanitario. La popolazione ultrasessantacinquenne è quella che determina il maggior consumo di risorse sanitarie nel nostro Paese.

Secondo i dati forniti dall’ISTAT e relativi al 1° gennaio 2008, gli abruzzesi con 65 anni e più sono circa 282.000 abitanti, oltre il 21% della popolazione ed un indice di vecchiaia (il rapporto tra questa popolazione più anziana e i giovani fino a 14 anni) dei 161,84, secondo, nel meridione, solo al Molise.

L’associazione tra età e consumi sanitari è determinata ovviamente dall’evidenziarsi di problemi di salute, soprattutto relativi a condizioni di cronicità, ed all’insorgere conseguente di condizioni di disabilità.




Il tasso standardizzato consente di confrontare popolazioni aventi una struttura per età diversa. Il valore del tasso grezzo, infatti, dipende anche dalla struttura per età della popolazione, e non solo dal fenomeno in analisi. Per esempio, il tasso grezzo di disabilità (numero di persone disabili diviso popolazione) potrebbe essere più alto in alcune regioni a causa di una maggiore presenza di persone anziane. Il tasso standardizzato riconduce tutta la popolazione ad una stessa struttura per età, cosicché le differenze che si osservano fra le regioni non sono dovute al fattore età.

Nessun commento: