Sarà il caso allora di mettere insieme un po’ di dati che possano, se non definire in maniera perfetta i bisogni, aiutare a ragionare su di essi magari anche cercando di far proprie le esperienze di buone pratiche che in altre realtà sono state avviate. In questa pagina per esempio si segnala l'esperienza della ASL di Asti che ha effettuato una attenta monitorizzazione dei consumi sanitari in grado di definire bisogni, costi e risorse necessarie (vedi "buone pratiche").
Ad ogni modo uno dei determinanti principali della salute è l’età e la struttura demografica della popolazione fornisce sicuramente una indicazione importante nella lettura e nella previsione dei comportamenti di consumo sanitario. La popolazione ultrasessantacinquenne è quella che determina il maggior consumo di risorse sanitarie nel nostro Paese.
Secondo i dati forniti dall’ISTAT e relativi al 1° gennaio 2008, gli abruzzesi con 65 anni e più sono circa 282.000 abitanti, oltre il 21% della popolazione ed un indice di vecchiaia (il rapporto tra questa popolazione più anziana e i giovani fino a 14 anni) dei 161,84, secondo, nel meridione, solo al Molise.
L’associazione tra età e consumi sanitari è determinata ovviamente dall’evidenziarsi di problemi di salute, soprattutto relativi a condizioni di cronicità, ed all’insorgere conseguente di condizioni di disabilità.
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